Rendimento dell'impianto di riscaldamento e perdite al camino

Rendimento dell'impianto di riscaldamento e perdite al camino

Il primo passo propedeutico per una qualunque valutazione energetica, è la determinazione dell’efficienza con cui viene prodotta potenza termica utile. Il concetto si traduce nel determinare l’efficienza di combustione dei generatori di calore ove installati, e verificarne la correttezza.

Un impianto di riscaldamento è un sistema volto a produrre e distribuire calore al fine di riscaldare gli ambienti e produrre acqua calda sanitaria. Generalmente gli impianti di riscaldamento si classificano per la tipologia di combustibile o fonte di energia usati (combustibili fossili come gas e gasolio, fonti rinnovabili come l’energia solare, ecc...), per la tipologia di impiego (solo riscaldamento o produzione anche di acqua calda sanitaria) e per il rendimento. In particolare, minori sono le perdite di calore - ovvero l’energia dispersa dall’esterno e non trasferita al fluido termovettore - maggiore è il rendimento di un impianto di riscaldamento.

Come calcolare il rendimento dell'impianto di riscaldamento

Per comprendere che cos’è il rendimento di un sistema di riscaldamento occorre innanzitutto definire la potenza termica di un generatore di calore - come ad esempio una caldaia - e la potenza al focolare. Entrambe le grandezze sono espresse in kW termici: la prima indica la potenza termica effettivamente resa all’ambiente; la potenza al focolare, invece, rappresenta la potenza sviluppata durante la combustione. Non tutto il potenziale energetico del combustibile viene effettivamente sfruttato: il rendimento termico è il rapporto tra il calore che va al fluido termovettore e quello prodotto per la combustione, mentre il restante calore viene espulso dalla canna fumaria.

È interessante notare come i rendimenti istantanei, utili a valutare le prestazioni di un apparecchio, non siano invece utili per valutare le prestazioni di una installazione in termini di consumo energetico, alle quali concorrono, oltre alle caratteristiche del prodotto, anche quelle della progettazione (dimensionamento e regolazione) e della conduzione (regime continuo o intermittente). Il rendimento medio stagionale consente, invece, una valutazione globale dell’installazione, in termini di consumo energetico.

Come calcolare il rendimento dell'impianto di riscaldamento

In particolare, il rendimento medio stagionale di un impianto di riscaldamento si definisce come il rapporto tra l’energia termica fornita dal sistema durante la stagione di riscaldamento e il relativo fabbisogno di energia primaria.

Un impianto di riscaldamento, infatti, è composto da quattro sotto-sistemi, ciascuno dei quali è caratterizzato da un suo rendimento e da specifiche perdite: il sistema di produzione di energia termica, il sistema di distribuzione del calore, il sistema di emissione di calore e il sistema di regolazione. Il calcolo del rendimento medio stagionale di un impianto di riscaldamento è dato dal prodotto di questi quattro valori, che restituisce il rendimento del sistema con il supporto di ulteriori formule o tabelle.

Perdite al camino: cosa sono e le principali cause

Le perdite di calore sono energia prodotta da un generatore di calore che non viene trasferita al fluido di lavoro per incrementarne il contenuto energetico, ma che viene onerosamente dissipata nell’ambiente. In un generatore di calore hanno luogo, in particolare, due tipi di perdite: perdite al calore sensibile, date dalle perdite a bruciatore spento e perdite a bruciatore acceso, e perdite attraverso il mantello. Esistono poi altri tipi di perdite di minor rilevanza (per attacca-stacca, per effetto camino allo spegnimento, spurghi, ecc.).

  • A bruciatore spento: questa tipologia è dovuta al tiraggio del camino che aspira aria dalla caldaia verso l’esterno. Il tiraggio naturale, infatti, tende a creare aria durante le pause di funzionamento del bruciatore: ciò fa sì che l’aria, toccando le pareti di cambio all’interno della caldaia, costituisca una fonte di perdita di energia. È possibile ridurre questa dispersione di energia applicando serrande al bruciatore, abbassando la temperatura dei fumi oppure inserendo dei regolatori di tiraggio nel camino.
  • A bruciatore acceso: la perdita al camino con bruciatore acceso è dovuta al calore contenuto nei prodotti della combustione che vengono immessi all’esterno. Per ridurre al minimo questa perdita, occorre affinare il più possibile il processo di combustione così da evitare che particelle di combustibile non combuste vengano espulse e disperse durante la combustione.
  • Perdite al mantello: quantificano il calore che, dissipato attraverso il mantello del generatore, non può essere utilizzato per scaldare il fluido termovettore. Le perdite al mantello sono dovute allo scambio termico, dato dalla sommatoria di conduzione, convezione ed irraggiamento, tra il generatore di calore e l’ambiente esterno. Si verificano sempre a generatore attivo sia a bruciatore spento che a bruciatore acceso. Per ridurle, tra l’altro, è necessario un efficace isolamento termico del mantello, e la posa del generatore in ambiente protetto.

Un ulteriore perdita da considerare è quella per prelavaggio della camera di combustione:

  • Perdita per prelavaggio della camera di combustione: questa importante tipologia di perdita al camino è dovuta alla grande quantità di aria immessa in camera di combustione durante la fase di accensione. Per contrastare questa perdita, il consiglio è di ridurre al minimo accensione e spegnimento continui, applicando, ad esempio, dei timer che ne impediscano la riaccensione eccessivamente frequente.

Buderus offre diverse soluzioni per ammodernare l’ impianto di riscaldamento con tecnologie innovative e sistemi più efficienti. I moderni impianti di riscaldamento Buderus, infatti, si caratterizzano per un elevato rendimento e un ottimo livello di efficienza e di comfort.

I tradizionali generatore di calore, infatti, non offrono un rendimento ottimale: sostituirli con una caldaia a condensazione, ad esempio, garantisce migliori performance, una minore dispersione energetica e un notevole risparmio sui consumi e sui costi.

Il sistema di riscaldamento ideale: guida alle soluzioni

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