Pompa di calore ecobonus

Ecobonus per pompe di calore: come ottenerlo?

L’Ecobonus è un incentivo fiscale per la riqualificazione energetica che prevede una detrazione fiscale del 50% o del 65% per interventi in grado di aumentare il livello di efficienza degli edifici esistenti. La Legge di Bilancio 2023 (G.U. n. 303 del 29 dicembre 2022, S.O. n. 43, Legge 29 dicembre 2022, n. 197) ha introdotto l'Ecobonus al 90%, un'ulteriore detrazione fiscale per determinati interventi di efficientamento energetico.

Vediamo nel dettaglio come beneficiare dell’Ecobonus e il ruolo delle pompe di calore nell’efficientamento energetico.

Ecobonus 90% per pompe di calore

Le pompe di calore sono una tecnologia innovativa in grado di provvedere al riscaldamento, al raffrescamento e alla produzione di acqua calda sanitaria sfruttando fonti di energia rinnovabili, con numerosi vantaggi per l’ambiente e per chi le installa. Tra i vantaggi principali che l’installazione di una pompa di calore comporta, certamente spicca la possibilità di beneficiare di vantaggiosi incentivi fiscali, tra cui l'Ecobonus al 90%, che prevede una detrazione del 90% per le spese sostenute per specifici interventi di efficientamento energetico, in grado di migliorare l’efficienza dell’edificio di almeno due classi energetiche. Tra questi rientrano gli interventi per la sostituzione degli impianti di climatizzazione invernale esistenti con impianti dotati di pompa di calore . Di seguito il dettaglio di tutti gli interventi trainanti che consentono di accedere all’ Ecobonus 90% :

  • Isolamento termico : l’obiettivo è quello di ridurre gli scambi di calore tra l’ambiente esterno e quello interno per risparmiare dal punto di vista energetico. Affinché si possa usufruire dell’Ecobonus, però, è necessario che l’isolamento termico riguardi almeno il 25% della superficie disperdente lorda dell’edificio e che si utilizzino materiali isolanti corrispondenti ai requisiti richiesti dal Decreto Ambiente del 2017;
  • interventi sulle parti comuni degli edifici per la sostituzione degli impianti di climatizzazione invernale esistenti con impianti centralizzati dotati di: caldaie a condensazione con efficienza energetica stagionale del riscaldamento d’ambiente almeno pari alla classe A; pompe di calore e sistemi ibridi ; impianti di microcogenerazione; collettori solari per la produzione di acqua calda destinati alla climatizzazione invernale, alla climatizzazione estiva (nel caso di pompe di calore reversibili), e alla produzione di acqua calda sanitaria;

  • per gli edifici unifamiliari o per unità immobiliari situate all’interno di edifici plurifamiliari purché siano indipendenti, interventi di sostituzione degli impianti di climatizzazione invernale esistenti con impianti dotati di: caldaie a condensazione con efficienza energetica stagionale del riscaldamento d’ambiente almeno pari alla classe A; pompe di calore e sistemi ibridi; impianti di microcogenerazione; collettori solari per la produzione di acqua calda destinati alla climatizzazione invernale, alla climatizzazione estiva (nel caso di pompe di calore reversibili) e alla produzione di acqua calda sanitaria; scaldacqua a pompa di calore in sostituzione di scaldacqua tradizionali.

Sostituzione della caldaia con una pompa di calore

Pompa di calore Buderus

Se si vuole sostituire il proprio sistema di riscaldamento con un impianto ad alta efficienza, la pompa di calore è la soluzione ideale: si tratta infatti di una tecnologia innovativa ed eco-friendly in grado di sfruttare fonti di energia rinnovabili per il riscaldamento, il raffrescamento e la produzione di acqua calda sanitaria. Rispetto ad una caldaia, una pompa di calore garantisce un notevole risparmio energetico riducendo l’impatto sull’ambiente.

Una pompa di calore consente di diminuire le emissioni di CO2 poiché non impiega alcun combustibile fossile ma trasferisce energia termica da una fonte rinnovabile esterna, come l’aria, l’acqua di falda o il sottosuolo, all’ambiente interno. La pompa di calore aumenta notevolmente l’efficienza energetica dell’edificio, in quanto rende all’impianto più energia di quella che consuma. Per questo motivo, la sostituzione di una caldaia con una pompa di calore è uno degli interventi trainanti per ottenere le agevolazioni fiscali. La pompa di calore, inoltre, a differenza della caldaia, consente non solo di riscaldare e produrre acqua calda sanitaria , ma anche di raffrescare gli ambienti durante l’estate.

Sistemi ibridi: abbinare caldaia a condensazione e pompa di calore

Per ottenere un impianto di riscaldamento più efficiente e rispettoso dell’ambiente, è possibile anche optare per un sistema ibrido , una soluzione innovativa che combina la tecnologia di caldaie a condensazione e pompe di calore per il riscaldamento, il raffrescamento e la produzione di acqua calda sanitaria.

Un impianto ibrido è un sistema versatile che sceglie in autonomia di volta in volta quale tecnologia utilizzare (o se utilizzarle entrambe) in base alle condizioni esterne e ai costi energetici. Si tratta dunque di una soluzione vantaggiosa sotto molti punti di vista, che consente di garantire il massimo comfort domestico in ogni momento attraverso una gestione efficiente dell’energia, riducendo i costi e l’impatto sull’ambiente. Anche i sistemi ibridi rientrano tra le soluzioni che permettono di beneficiare degli Ecobonus.

Pompe di calore e solare termico

Solare termico

Una soluzione conveniente per aumentare ulteriormente l’efficienza energetica dell’edificio è abbinare pompa di calore e solare termico, cioè un particolare sistema in grado di trasformare l’energia del sole in energia termica per riscaldare l'acqua sanitaria. In questo modo è possibile aumentare la quota di energie rinnovabili sui fabbisogni domestici.

Ma come può il solare termico aiutare a risparmiare energia? Questo particolare sistema, per riscaldare l'acqua sanitaria o contribuire al riscaldamento dell'abitazione, sfrutta il fluido termovettore contenuto all'interno dei collettori , ovvero i pannelli usati per catturare l'energia solare. Questo stesso fluido viene utilizzato anche dalle pompe di calore, le quali, se collegate direttamente con l'impianto solare termico, potranno così impiegare una quantità di energia inferiore per riscaldare l'edificio e/o produrre acqua calda sanitaria. Ciò avviene anche perché le pompe di calore, per riscaldare il fluido, utilizzano un compressore che necessita di energia elettrica per funzionare: con l'integrazione del solare termico, il fluido viene già riscaldato e le pompe di calore possono così usare un quantitativo minore di energia.

Il sistema di riscaldamento ideale: guida alle soluzioni

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Sistemi di riscaldamento